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Statistica 31.12.2023



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3.245 (il 31.12.2023)

Frazioni
Stemma

Wappen-Gais-mittel[40]Lo stemma del Comune di Gais In occasione delle celebrazioni per i 1000 anni del paese, il Consiglio Comunale ha deliberato nel 1986 di sostituire lo stemma assegnato nel 1956 dal Governo, che non aveva alcuna relazione con il paese e con la sua storia, con un nuovo stemma. Trinciato: nel 1° con sfondo d' oro c'é l' aquila di San Giovanni, il 2° è diviso in tre bande nei colori blu, oro, blu.

L' aquila di San Giovanni nel campo superiore obliquo fa riferimento a Gais, capoluogo del Comune. L' evangelista Giovanni, il cui simbolo é l' aquila, é infatti il primo patrono del Comune di Gais. La metà inferiore obliqua corrisponde allo stemma dell' allora Giudizio di Villa Ottone la cui giurisdizione copriva ampiamente il territorio che dal 1928 è quello comunale di Gais.

 

Storia

Dove un tempo vivevano i Bávari

Secondo la leggenda, nella zona di Gais, tanti secoli fa, imperversava la peste da cui si salvarono solo una persona ed un animale e precisamente un’ anziana donna ed una capra. Il paese prenderebbe dunque il nome dalla capra (a. ted. “Geiß”). È più probabile però che il nome derivi dall’ antico bavarese Gaitassu, trasformatosi poi in seguito alla rotazione consonantica in Gaizas e quindi nei nomi documentati per iscritto di Gaizes, Geizes che tradotto significherebbe “zona alluvionale”. In effetti ciò riguarderebbe l’ antico abitato di Gais dove si riversavano nel fondovalle i corsi d’acqua provenienti da due vallette soprastanti. I Bávari avevano passato il Brennero intorno al 600 per spingersi in Valle d’ Isarco e nella Pusteria occidentale. Anche Gais sarebbe un antico insediamento bávaro.

La prima citazione documentale del paese risale al 985 e riguarda un contratto di permuta fra i vescovi Albuino di Bressanone e Abraham di Freising. Oggetto della permuta erano un campo a „Geizes“ ed un campo della stessa estensione nella località di Sirnitz (A). Diversi documenti confermano che nel corso della storia la località di Gais fu di proprietà dell’ Abbazia di Bamberg. Quando nel 1130 comparvero i signori di Tures (Taufers) essi ottennero la zona in feudo e vi amministrarono anche la giustizia. I nuovi feudatari, le cui origini rimangono ancora oggi ignote, divennero in breve tempo molto potenti e considerati. Uno degli ultimi di questa linea, Ulrich von Taufers, era sposato con Caterina di Gorizia cui lasciò nel 1311 le sue proprietà, fra cui Geys. Non avendo avuto eredi, alla sua morte la zona passò ai conti di Gorizia. Quando nel 1500 morì anche l’ ultimo conte di Gorizia, l’ intera Val Pusteria fu incorporata per contratto ereditario nel Tirolo che dal 1363 apparteneva alla casa d’Asburgo.

Ben inserito nel paesaggio, su un’ altura a monte di Gais sorge il castello di Neuhaus (Casa Nuova), antico di quasi 750 anni, edificato dai fratelli Ulrich e Hugo von Taufers. Di lì veniva amministrato il “Giudizio di Tures” (che comprendeva le zone di Neuhaus con beni a Gais, Riomolino a monte di Gais e San Giorgio). Gli amministratori della giustizia erano nominati dagli stessi signori. Il più noto amministratore terriero e giudiziario a Castel Neuhaus fu intorno al 1418 il menestrello Oswald von Wolkenstein che trovò qui un breve periodo di quiete nella sua vita movimentata. Nel 1942 un altro famoso personaggio, l’ americano Ezra Pound trovò asilo con la sua famiglia al castello. Questo famoso poeta del Novecento amava il paese di Gais e la sua gente che volle ricordare nei suoi “Cantos” (Canti Pisani). La madre dello scrittore, Isabel Weston Pound, trascorse il suo ultimo anno di vita a Castel Neuhaus ed è sepolta nel cimiteri Gais – sua nipote, Mary de Rachewiltz, trascorse a Gais la sua gioventù.